martedì 28 aprile 2009

Un tenero pesce semi-trasparente!!!

Leggendo la rivista Focus di questo mese ho notato una notizia molto interessante e molto curiosa... Secondo quanto riportato nell'articolo, i ricercatori Bruce Robison e Kim Reisenbichler, del Monterey Bay Aquarium Institute (California), sono riusciti a filmare un pesce alquanto strano.
Il piccolo Macropinna Microstoma riesce infatti a ruotare perfettamente gli occhi all'interno di una "corazza" trasparente per vedere e catturare le prede intorno. Vivendo a circa 800 metri di profondità, non riuscirebbe infatti a sopravvivere senza i suoi grandi occhi verdi e fosforescenti e soprattuto senza la sua "preziosa" corazza trasparente che ricopre la testa permettendogli di vedere anche nell'oscurità degli abissi marini.

I ricercatori sono stati in grado di osservare e monitorare a lungo il modo in cui il pesce ruota gli occhi, da lui usato per studiare ciò che gli accade intorno e di conseguenza per difendersi dai predatori e catturare le prede.
Questo è soltanto uno dei tanti misteri che gli abissi marini ci nascondono e che solo raramente ci offrono stupendoci e meravigliandoci e soprattutto dimostrandoci come la Natura riesca a provvedere a tutto anche in condizioni di vita estreme..

lunedì 27 aprile 2009

Algoritmi medici

Sono rimasta stupita nel vedere quanti algoritmi medici siano conosciuti e sopratutto quanti studi siano stati condotti su moltissimi argomenti di grande interesse e curiosità.
Newm e Maisels, per esempio, studiosi dell'Università della California hanno determinato la relazione esistente tra l'iperbilirunemia e il IQ di un bambino. Utilizando infatti la quantità massima di bilirubina è infatti possibile prevedere la possibilità che un neonato con iperbilirunemia possa sviluppare un ridotto quoziente intellettivo. Infatti supponendo per esempio di avere una quantità massima di biluribina in mg pari a 50mg/dL è possibile calcolare un fattore X dal quale potremo ottenere la percentuale richiesta.
X=(0.0347 x quantità di biluribina)-1.0561
nel nostro caso X= 0.6789 e da qui otteniamo "odds of having an IQ<90"> EXP ( 0.6789) =1.97
Per calcolare la probabilità è necessario applicare la fomula:
Predicted odds/ predicted odds +1
--> 1.97/2.97=0.66 quindi circa il 66.3%
Non pensavo potessero esistere tests di questo genere cioè tests che in base alla quantità di un pigmento o di un ormone o di un qualsiasi altro prodotto cellulare fossero capaci di determinare un fattore all'apparenza così diverso e " lontano" come il IQ.
Come questo ne esistono molti altri e penso che sia interessante o almeno curioso dare uno sguardo a cose che poi affronteremo da vicino!!!

domenica 19 aprile 2009

Copyright

"...Si tratta di un problema assolutamente generale perché gli uomini non creano dal nulla bensì creano per accrescimento del creato che ciascuno di essi trova."...Non potrei non essere d'accordo con questa affermazione che secondo me individua chiaramente il problema. Gli studi che attualmente vengono condotti, le ricerche, ma anche la formazione dei futuri professionisti non può che basarsi sostanzialmente su ciò che è stato precedentemente fatto, scoperto o scritto. Ritengo quindi più che giusto, e sopratutto formativo, poter disporre di testi o immagini senza necessariamente dover acquistare libri o pagare diritti d'autore almeno per scopi didattici.
Il Copyright tutela, giustamente, coloro che, pubblicando canzoni o film, devono vendere i propri dischi autentici allontanando il più possibile il rischio di concorrenza da parte di "Internet". Ritengo però che vengano create pressioni eccessive su alcuni ambiti, per esempio sulla didattica, e sia applicato uno scarso controllo dove invece sarebbe più opportuno e forse anche più proficuo, per esempio sui files scaricati illegalmente. La didattica non dovrebbe avere vincoli per poter formare gli studenti nel modo migliore e più completo possibile usufruendo a pieno di tutti gli strumenti a disposizione indipendentemente dal copyright e dai diritti di autore. Per quanto riguarda files musicali o di altro genere questi sì dovrebbero essere tassativamente controllati in modo da annullare il più possibile lo scarico illegale o azzerarlo completamente. Spero quindi che ci possa essere un'ulteriore revisione delle norme che regolano il Copyright in modo tale da regolamentare l'uso delle risorse nella maniera più opportuna possibile.

giovedì 9 aprile 2009

PubMed

Dopo aver provato ad utilizzare Pubmed per la prima volta mi posso ritenere molto soddifatta sopratutto per la qualità dei files che è possibile reperire. Mi è capitato più volte di dover cercare informazioni "mediche" su Internet ma ovviamente, non conoscendo un "sito ufficiale di riferimento", ero portata a cercar un po' ovunque, qua e la, potendo trovare notizie false o imprecise. Da adesso so di per certo di poter contare su un valido strumento, pratico, utile e non troppo complicato! Ho provato ad effettuare alcune ricerche: la prima relativa all'infarto del miocardio e la seconda sul fumo e i disturbi del sonno. All'inizio digitando "Infarct" ho trovato 198872 files (un numero troppo elevato da poter gestire!) quindi ho inserito alcune limitazioni all'indagine effettuata:" myocardial infarct AND diabetic patients" seguito da Limits= last 2 years. Il risultato è stato molto soddifacente: 350 files. Leggendo alcuni degli articoli ho constatato effettivamente che tutti i pazienti diabetici presentano una tendenza maggiore a sviluppare patologie cardiovascolari, come già noto, ma in relazione alle così dette AGEs, proteine o lipidi responsabili di complicazioni micro/macrovascolari inducendo l'espressione di specifici mediatori in vari tipi di cellule vascolari. Ovviamente ho potuto trovare anche altre informazioni molto interessanti riguardanti la dipendenza dal fumo e i diturbi del sonno.
Digitando "Insomnia" ho ottenuto un numero molto elevato di risultati che sarebbe stato troppo complicato da consultare. Pertanto ho modificato la ricerca in questo modo: "Insomnia AND depression" e ho trovato 2557 files, molto numerosi ma sicuramente più gestibili dei 10517 precedenti! Da quanto emerso da uno studio condotto dall'Università di Medicina a Freiburg in Germania i sintomi primari dell'insonnia, quali sonno frammentario e di breve durata e scarso riposo, sono stati osservati frequentemente durante il consumo di nicotina. Procedendo con la lettura dell'articolo ho scoperto inoltre un'altra cosa molto interessante ossia che i Non-fumatori che soffrono di depressione possono migliorare il proprio stato d'animo e il proprio umore tramite anti-depressivi, oppure facendo un uso "controllato" e "monitorato" di nicotina raggiungendo buoni risultati. Le notizie da riportare sarebbero molte e tutte affascianti ed interessanti ma ovviamente non posso citarle tutte! Mi sono quindi limitata a riportarte quelle più importanti o per lo meno quelle che mi hanno colpito di più. Per tutto il resto consiglio di ricercare gli articoli e di leggerli imparando ad utizzare Pubmed, uno strumento semplice, utile e soprattutto una fonte sicura di informazione.