domenica 24 maggio 2009

Perchè quando starnutiamo chiudiamo gli occhi??

Lo starnuto si verifica solo quando alcune particelle estranee vengono percepite dai nostri sensori nervosi. Da quel momento scatta lo stato di allerta: nel naso si accumula muco, i nostri muscolo respiratori comprimono e poi chiudono il torace e quando la pressione interna dell'aria è diventata troppo elevata le vie respiratorie si aprono improvvisamente espellendo con una velocità elevatissima sia l'aria che le particelle estranee.
Lo sforzo dello starnuto coinvolge molti muscoli, compresi quelli facciali che sono responsabili dello sbattimento degli occhi.
Infatti è proprio questo il punto....... Il fatto di chiudere gli occhi starnutendo è un meccanismo di difesa.
Espellendo le particelle estranee con una velocità anche di 160 Km/h i nostri dotti lacrimali poterebbero essere seriamente compromessi!!! è per questo che siamo inevitabilmente portati a chiudere gli occhi durante uno starnuto....

lunedì 18 maggio 2009

Un "Naso" elettronico

Sembra davvero impossibile ma è così....è stata la NASA la prima a creare un "naso" elettronico per poter monitorare la qualità dell'aria sullo space shuttle Endeavour. In realtà questo nuovo strumento può essere anche utilizzato per distinguere le differenze " odorose" tra le cellule sane e quelle cancerose. Questa spettacolare scoperta è stata fatta da alcuni ricercatori del City of Hope cancer center, della Brain Mapping Foundation a west Hollywood e del Jet Propulsion Laboratory.
Questo dispositivo, all'apparenza fantascientifico, è stato creato dalla Nasa ed è capace di rilevare sostanze "contaminate" presenti in una concentrazione molto ridotta: addirittura 1 o 10.000 parti per milione. Ha una sensibilità tale da rilevare la migrazione delle cellule staminali o gli scambi cellulari.
Nel corso dei loro esperimenti, i ricercatori hanno potuto dimostrare che il " naso" elettronico è effettivamente in grado di fiutare differenze negli odori provenienti dalle cellule sane e normali, permettendo così di dare il via alle più sofisticate sperimentazioni ed analisi biochimiche.
Babak Kateb, direttore e coordinatore della ricerca, è convinto che questo strumento possa gettare le basi per uno studio approfondito e per una più facile differenziazione dei tumori celebrali oltre che per una comprensione della fisiopatologia dei gliomi intercranici.

domenica 3 maggio 2009

Nuove batterie a virus!!!

Non sembra possibile ma è realtà.... è possibile utilizzare semplicissimi virus per ottenere batterie con buone prestazioni paragonabili ad alcune già in commercio....Secondo un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology è possibile modificare geneticamente alcuni virus per trasformarli nei poli di una batteria al litio. Queste nuove batterie avrebbero le stesse prestazioni e le stesse capacità delle batterie che adesso utilizziamo in auto ibride e potrebbero essere utili per alimentare moltissime apparecchiature elettroniche. I virus utilizzati sono normali batteriofagi, virus che infettano i batteri ma che sono completamente innocui per l'uomo.
Secondo i ricercatori le batterie si potrebbero ottenere con costi ridotti e contenuti e oltre tutto con metodi compatibili con l'ambiante: la sintesi virale avviene infatti ad una temperatura costante e utilizza solventi organici assolutamente non tossici.
Il problema più grande è stato creare un "catodo virale" altamente efficiente... Ciò è stato fatto ingegnerizzando dapprima dei virus che usano fosfato di ferro per costruire il proprio involucro, che possono essere assemblati in nanotubi di carbonio, creando così un materiale altamente conduttore.
Uno di questi straordinari prototipi è già stato presentato alla Casa Bianca nel corso di una conferenza di Obama nella quale Lui stesso richiedeva maggiori finanziamenti per le nuove tecnologie pulite. Beh penso che sia un'applicazione interessante e soprattuto alternativa per poter sostituire quelle molto dispendiose e inquinanti fin'ora utilizzate.

venerdì 1 maggio 2009

E se ad un tratto la Luna non ci fosse più?!

Siamo abituati a conoscere la luna come un corpo celeste di diametro pari a 3.500 km circa e una massa di 7.300 milioni di miliardi di tonnellate. Rappresenta il nostro satellite naturale e ovviamente orbita intorno alla terra con un periodo noto a tutti. Non ci siamo mai domandati cosa potrebbe succedere se ad un tratto non ci fosse più....Sicuramente le condizioni sulla terra cambierebbero molto; per esempio il clima sarebbe molto più variabile ed esposto alle fluttuazioni gravitazionali del Sole, senza contare che anche la nostra cultura sarebbe molto diversa. Tutto, dai nostri calendari alla durata del giorno sarebbe diverso e perfino alcune delle nostre religioni non potrebbere più esistere dato che molte discendono da antichi culti legati proprio alla Luna. Per molti animali poi la situazioni sarebbe a dir poco irrimediabile....Per esempio alcune specie di granchio che vivono nelle regioni tropicali non riuscirebbero ad accoppiarsi senza luna piena e la grande barriera corallina non potrebbe riprodursi in assenza della Luna piena nella tarda primavera. Questi sono però soltanto alcuni dei "devastanti" effetti della sua mancanza!
Il giorno potrebbe durare solo 6 ore infatti sono proprio le maree (ovviamente influenzate dalla Luna) a disperdere quell'energia che rallenta la rotazione terrestre.
Il ciclo delle stagioni inoltre non potrebbe esistere perchè, come sappiamo bene, dipende dall'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'orbita. Se la "luna-primordiale" non avesse modificato tale inclinazione con il suo impatto, l'asse sarebbe stato perpendicolare e le stagioni sarebbero pertanto sparite. Il clima oggi sarebbe più o meno sempre costante elimimando cosi la divisione in mesi ma lasciano spazio solo alla ripartizione del tempo in Anni e ogni anno, secondo alcuni studi, sarebbe di 1.460 giorni. Senza considerare che il nostro asse di rotazione risentirebbe molto di più di tutti i "piccoli" disturbi causati dai pianeti intorno portando così inevitabilmente e periodi di freddo glaciale e a punte di gran caldo con passaggi rapidi e repentini.... Insomma i cambiamenti sarebbero troppi e sicuramente radicali ma non solo per le condizioni di vita sulla terra ma anche per i nostri sogni, i nostri desideri o le nostre fantasie che molte volte ci portano a guardare il cielo ed ad incantarci nel vedere lo spettacolo strabiliante della Luna che illumina tutto il cielo e la notte......

martedì 28 aprile 2009

Un tenero pesce semi-trasparente!!!

Leggendo la rivista Focus di questo mese ho notato una notizia molto interessante e molto curiosa... Secondo quanto riportato nell'articolo, i ricercatori Bruce Robison e Kim Reisenbichler, del Monterey Bay Aquarium Institute (California), sono riusciti a filmare un pesce alquanto strano.
Il piccolo Macropinna Microstoma riesce infatti a ruotare perfettamente gli occhi all'interno di una "corazza" trasparente per vedere e catturare le prede intorno. Vivendo a circa 800 metri di profondità, non riuscirebbe infatti a sopravvivere senza i suoi grandi occhi verdi e fosforescenti e soprattuto senza la sua "preziosa" corazza trasparente che ricopre la testa permettendogli di vedere anche nell'oscurità degli abissi marini.

I ricercatori sono stati in grado di osservare e monitorare a lungo il modo in cui il pesce ruota gli occhi, da lui usato per studiare ciò che gli accade intorno e di conseguenza per difendersi dai predatori e catturare le prede.
Questo è soltanto uno dei tanti misteri che gli abissi marini ci nascondono e che solo raramente ci offrono stupendoci e meravigliandoci e soprattutto dimostrandoci come la Natura riesca a provvedere a tutto anche in condizioni di vita estreme..

lunedì 27 aprile 2009

Algoritmi medici

Sono rimasta stupita nel vedere quanti algoritmi medici siano conosciuti e sopratutto quanti studi siano stati condotti su moltissimi argomenti di grande interesse e curiosità.
Newm e Maisels, per esempio, studiosi dell'Università della California hanno determinato la relazione esistente tra l'iperbilirunemia e il IQ di un bambino. Utilizando infatti la quantità massima di bilirubina è infatti possibile prevedere la possibilità che un neonato con iperbilirunemia possa sviluppare un ridotto quoziente intellettivo. Infatti supponendo per esempio di avere una quantità massima di biluribina in mg pari a 50mg/dL è possibile calcolare un fattore X dal quale potremo ottenere la percentuale richiesta.
X=(0.0347 x quantità di biluribina)-1.0561
nel nostro caso X= 0.6789 e da qui otteniamo "odds of having an IQ<90"> EXP ( 0.6789) =1.97
Per calcolare la probabilità è necessario applicare la fomula:
Predicted odds/ predicted odds +1
--> 1.97/2.97=0.66 quindi circa il 66.3%
Non pensavo potessero esistere tests di questo genere cioè tests che in base alla quantità di un pigmento o di un ormone o di un qualsiasi altro prodotto cellulare fossero capaci di determinare un fattore all'apparenza così diverso e " lontano" come il IQ.
Come questo ne esistono molti altri e penso che sia interessante o almeno curioso dare uno sguardo a cose che poi affronteremo da vicino!!!

domenica 19 aprile 2009

Copyright

"...Si tratta di un problema assolutamente generale perché gli uomini non creano dal nulla bensì creano per accrescimento del creato che ciascuno di essi trova."...Non potrei non essere d'accordo con questa affermazione che secondo me individua chiaramente il problema. Gli studi che attualmente vengono condotti, le ricerche, ma anche la formazione dei futuri professionisti non può che basarsi sostanzialmente su ciò che è stato precedentemente fatto, scoperto o scritto. Ritengo quindi più che giusto, e sopratutto formativo, poter disporre di testi o immagini senza necessariamente dover acquistare libri o pagare diritti d'autore almeno per scopi didattici.
Il Copyright tutela, giustamente, coloro che, pubblicando canzoni o film, devono vendere i propri dischi autentici allontanando il più possibile il rischio di concorrenza da parte di "Internet". Ritengo però che vengano create pressioni eccessive su alcuni ambiti, per esempio sulla didattica, e sia applicato uno scarso controllo dove invece sarebbe più opportuno e forse anche più proficuo, per esempio sui files scaricati illegalmente. La didattica non dovrebbe avere vincoli per poter formare gli studenti nel modo migliore e più completo possibile usufruendo a pieno di tutti gli strumenti a disposizione indipendentemente dal copyright e dai diritti di autore. Per quanto riguarda files musicali o di altro genere questi sì dovrebbero essere tassativamente controllati in modo da annullare il più possibile lo scarico illegale o azzerarlo completamente. Spero quindi che ci possa essere un'ulteriore revisione delle norme che regolano il Copyright in modo tale da regolamentare l'uso delle risorse nella maniera più opportuna possibile.